Colle nord della Gura e Punta Mezzenile 3429 m - Cresta sud-est

Note: ascensione completa su ghiaccio e roccia, con la parte finale della Punta di Mezzenile che offre alcuni passaggi divertenti. Prima Salita: Mario Debenedetti, Salvatore Gambini, Carlo Virando nel 1927 per il canale del Colle Gura; W.A.B. Coolidge, C. e U. Almer luglio 1884 per Punta di Mezzenile. Difficoltà: AD+; 40/50°; IV+ Dislivello: 1149 metri. Tempo di Salita: ore 5,00, compreso l’avvicinamento. Materiale: piccozza, ramponi, qualche protezione veloce, cordini e fettucce. Periodo consigliato: da maggio a luglio Salita: dal Rifugio Paolo Daviso raggiungere il Bivacco Ferreri 2207 m (ore 0,50), quindi portarsi a sinistra (sud) in leggera salita, raggiungendo il costone della morena di sponda che costituisce il fianco sinistro idrografico dell’incisione del Rio Bramafam. Risalirlo sino alle morene frontali del Ghiacciaio nord del Mulinet (ore 0,40). Portarsi verso sinistra alla sua ablazione detritica e risalirne la lingua glaciale, parzialmente ricoperta di pietrisco, evitando una zona crepacciata centrale e giungendo al centro dell’anfiteatro di accumulo del ghiacciaio, base d’accesso alle varie salite (ore 0,30; ore 1,10 dal Bivacco Ferreri; ore 2 dal Rifugio Paolo Daviso). Proseguire verso ovest-nordovest contornando il piccolo bacino glaciale sulla sinistra (fronte al ghiacciaio). Superare la crepaccia terminale oppure salire per delle rocce rotte e friabili a destra. Risalire quindi il canale (40 e 45°) fino alla biforcazione delle due branche superiori. Il Colle sud della Gura serve per l’ascensione all’Uja della Gura, mentre, in questo caso, occorrerà piegare verso il Colle nord decisamente meno ripido, guadagnando il breve ma verticale versante sud della Punta Mezzenile. Individuare un diedro abbastanza evidente perché chiuso da un tetto in alto, e seguirlo con divertente arrampicata III+, IV+ (1 passo; cordoni di sosta in posto) uscendo su facili placche (talvolta con verglas); di qui facilmente si sale alla panoramicissima spianata di vetta. Discesa: con tre doppie lungo il diedro. Poi guadagnare il culmine del colletto Nord della Gura in una stretta forcella (neve e brecciolino franoso). Di qui si scende un breve ma ripido canale di neve, ghiaccio e rocce smosse (1 nut incastrato per doppia sul colle) fino al Glacier du Mulinet (crepacci). Dal ghiacciaio si rimonta al Col du Grand Mean, che si scavalca superando alcuni gradini rocciosi guadagnando il ghiacciaio omonimo. Di qui è possibile rientrare secondo tre modalità:
  1. dallo sperone roccioso della Quota 3427 metri del Colle di Santo Stefano, abbassandosi fedelmente lungo la nervatura centrale e, giunti al salto finale, individuando sulla terrazza una corda doppia attrezzata su blocchi incastrati. Con 30 metri ci si cala oltre la crepaccia terminale e sul ghiacciaio del Mulinet. In alternativa sui può scendere direttamente dal colle (3228 m) su neve e rocce instabili.
  2. dal Colle di Monfret 3300 m (che si apre tra la Punta Francesetti e la Cima di Monfret) direttamente nell’alto vallone di Sea, con passaggio sul versante sud abbastanza malagevole ed esposto alla caduta pietre. Può essere necessaria una corda doppia da attrezzare.
  3. dalla Punta Centrale della Piatou 3252 m, accessibile facilmente dal Glacier du Mean contornando il versante ovest della Punta Francesetti, dopo aver lasciato a sinistra il Col de la Disgrace e la Cima Settentrionale di Piatou. Per un vallone detritico – nivale si discende direttamente sul fondo dell’alto Vallone di Sea. E’ questa la via più lunga ma anche quella più facile dell’intero versante. Possibilità di pernottare al Bivacco Fassero-Soardi.
Torna in alto